mercoledì 31 dicembre 2008

the latest post

E' l'ultimo post dell'anno, vorrei scrivere tante di quelle cose... ho la mente affollata di pensieri, così come ogni volta poco prima di una crisi di nervi.
L'aspettavo, era da troppo che non bussava alla porta della volubile coscienza.

Sta per iniziare un nuovo anno, si è soliti mettersi alle spalle i dispiaceri e le preoccupazioni per fare spazio ai cosiddetti "buoni propositi". Non ci riesco, l'ho fatto in passato, ma forse stavolta le poste in gioco sono troppo alte per poter mettere in gabbia i vecchi propositi e le vecchie aspettative. C'è il solito senso di tristezza che mi prende e che odio, e che porta ad odiarmi. Non ne uscirò mai, ne sono sicura, siamo nella fase di convivenza, a fasi calme o bellicose a seconda del tempo.

La certezza è ciò che ho raccolto durante questo 2008; il seminato però mi spaventa, perchè la stagione delle pioggie mi sa che non esiste...

giovedì 4 dicembre 2008

mi manchi al punto da sentirmi un vuoto dentro... colmabile solo dal tuo sguardo fisso nei miei occhi, come sei solito fare tu per dirmi senza parole cosa dentro ti preme...

ti amo al punto da non riuscire a distogliere la mente dalla tua immagine, fissa lì come meta di ogni instante in cui il respiro dona vita al corpo...

tutto mira a te, dall'irrazionale al logico che caratterizzano la mia esistenza, che solo da quando ci sei ha trovato l’equilibrio sano dei sensi che di te si nutrono placando un’innata fame d’amore...

martedì 18 novembre 2008

no_title

baluginio t'avvolse
mistica figura agli occhi apparve, d'improvviso solo ai miei, e la vista perduta fu quando m'accorsi che 'l baluginio era il mio, e di rabbia più non vidi
oscurità fu nel tuo intorno, ed oscurità fu nel mio, continuavo a non vedere, nè 'l tuo viso nè i miei arti, vispi di tremori sprezzanti, agl'altrui occhi invece evidenti
poi la calma, ma ancora oscurità nel mio intorno, fatta di tristezza, fatta d'acido e d'amaro, fatta d'amore cupo
non c'è modo di evitare i fremiti, arrivano e fluiscono come il tempo nelle giornate, le giornate nei mesi, e i mesi nelle vite
il tempo però continua, la vita invece finisce, e in questo incomprensibile scorrere non hanno senso i fremiti, non ha senso la rabbia, ha senso il respiro ed una mano e un sorriso su di un viso

lunedì 20 ottobre 2008

odio la parola affitto, è come comprare ma senza possedere
eppure non si può dormire sotto un manto di stelle o pisciare dietro un albero
al massimo in estate, in campeggio
durante il resto del tempo, poi... che si fa?
e allora cerchi casa, magari la vuoi comprare la tua "prima casa", e pensi che ci saranno pure agevolazioni per i giovani vogliosi di indipendenza, cazzo, seguiamo il prezioso monito del nostro presidente del consiglio e cerchiamo di essere meno mammoni, noi giovani italiani!
sarà pure colpa della crisi delle banche... ma è possibile che per comprare una casa di "soli" 150.000€ mi ritroverei a pagare in 15 anni quasi 80.000€ di interesse??? più della metà del prezzo della casa al momento dell'acquisto...
USURA USURA USURA!!!
e questo post è una DENUNCIA alla merda che c'è in giro
perchè non posso andare dai nostri CC e dire la Banca Tal dei Tali è usuraia... cazzo, lì è tutto legale... magari se m'informo scopro pure che hanno i sostegni dello Stato...
quindi, che fare? magari "non c'è molto da fare", ma perchè non riesco a vivere con rassegnazione un qualcosa che si scontra con i miei desideri ma che cmq non dipende da me? sarà perchè mi sento ribelle dentro, perchè non mi piace vedere o sentire di ingiustizie o assurdità, perchè questa è un'assurdità, e come al solito inizio a pensare che questa realtà fa davvero poco per me!
poi rifletto un altro po' e penso che... nasco senza volerlo, mi ritrovo un debito pubblico da saldare durante il corso della vita, e non ho neanche diritto vivere come vorrei? voglio anche adeguarmi all'uso comune del denaro... ma 80.000€ di interessi sapete cosa sono? il mio attuale stipendio per altri 80 anni... e detto questo sarebbe davvero detto tutto se non fosse che vorrei gridare fino a perdere la voce, che non voglio smettere di desiderare e cercare di ottenere, perchè significherebbe spegnere il fuoco che ho dentro, commistione di luce e calore ad indicare la direzione del cammino di vita che attimo dopo attimo decido di intraprendere, e almeno per ora, io non voglio fermarmi

martedì 16 settembre 2008

Lungolago

Nuvolanti in un cielo sereno,
sospesi sull'infinità di un mare sconosciuto,
dei pensieri restano da qualche parte a mezz'aria,
in attesa di essere colti o spazzati via lontano,
così poi dimenticati,
come quando vorresti ma non sai,
o stordito ti sforzi di essere sveglio e vigile.
Come quando l'inettitudine ti impedisce di essere,
e l'essere diventa utopia,
e l'utopia lo scopo di una vita.

martedì 2 settembre 2008

in ispirazione

Un bagliore, ed è notte.
Ero la luna, e lei la mia terra.
Ci tenevamo per mano.
No, io la tenevo per mano.
La mia terra.

Un bagliore, e notte fu per sempre.
Così alla creazione, poi le spalle per sempre ho dato.
Mi ripeto che vale la pena essere notte una vita
per un secondo di luce pura e calda.

Se non fosse per l'esser solo
che oscura anche la luce del fuoco
che dentro arde e dona vita,
nell'incoscienza sarei felice.

Tocca la mia mano ancora una volta.
La mia preghiera.
Stavolta, però, fa che sia tu stretta a tenerla.

lunedì 1 settembre 2008

Poeti lo si è nell'anima! nun c stà nient a fà!

« ...è cattivo cibare il cuore per poi farlo morire di sete... »

venerdì 29 agosto 2008

Colpa del ciclo...

« Perchè non sono una che va psicoanalizzata, si rischierebbe di prendermi per scema o per matta. Io sono una che va amata. »

giovedì 28 agosto 2008

Il male dentro

I giorni passano,
ed io inizio a comprendere il male che ti ho fatto.
Ero cinica e insensibile,
gelida con il mare di primo mattino,
distaccata come chi non arriva a capire,
lontana come chi non ama.
Non ti amavo, e te lo ripetevo, insistente.
Non amavo, forse neanche me stessa, e non ti comprendevo.
Non comprendevo quel dolore, concentrata su chissà cos'altro,
un ego da far valere, e una confusione affiorante a pelle.
Solo ora intravedo la dolce trasparenza delle tue lacrime,
il giallo della bile e il rosso delle ferite sanguinanti,
e quel candore del tuo incessante amore.
Cercavi di fermarmi ma ti strattonavo per scansarmi.
La bile ancor più gialla, le ferite slabbrate e paonazze.
Le lacrime invece, quelle le ricordo come se fossi davanti a me,
calde come caldo è il cuore, e grosse perchè piene d'amore. Per me.
Ho da perdonarmi la violenza, ho da perdonarmi il tuo dolore,
e tu, perdonami ti prego anche tu...

Estate 2008

Tanti posti, eppure nessuno... Manca Villafranca, mancano gli ospedali e gli aeroporti, manca la casa di Mantova, per non parlare di quello che manca non perchè non ho foto ma perchè non sono neanche arrivata a vederlo! dal mare croato a Pulsano Marina, da Molveno a Bari...
Ad ogni modo, un'estate che non dimenticherò facilmente... baluardo di un intrinseco e voluto/non voluto nomadismo... autobus, treni ed aerei mi fanno un baffo; altro che cittadina del mondo, mi sento davvero senza fissa dimora! come questa mattina che mi sono recata all'ufficio anagrafe per chiedere il cambio di residenza, e ho ricevuto indietro una bella risata in faccia, visto che l'unico mio giorno disponibile affinchè i vigili possano verificare residenza/domicilio è il lunedì, e perdipiù solo prima delle 8 o dopo le 19. "Signorina, lei sta chiedendo la residenza in un comune dove vive un solo giorno la settimana?", è stata la giusta risposta dell'impiegata... Cos'altro avrei potuto rispondere se non un indeciso "Sì" ??? ^__^'

CROAZIA - Dubrovnik





VENEZIA









PARMA





SABBIONETA (MN)



mercoledì 27 agosto 2008

Depressione, forte in petto preme,
del suo essere il cuore porta il peso,
del suo cogliermi ne porta scia la mente.
E mi soffermo per cercare di capire;
tante son le parole che appaion sulle labbra.
Flebili escono dei suoni, di paura e di vergogna ricchi.
Certezza e insicurezza la fan da padroni,
il primo per cose tangibili e concrete,
l'altro per tutto ciò che di più labile non è
del credere in se stessi, dell'amarsi fino all'egoismo.
C'è poi il timore, quello di perdere ciò in cui ho messo radici,
il timore che non possa bastare quella che io sono,
e di nuovo riprenderei a cambiare, a divenire,
metamorfosi dopo metamorfosi, e il corpo cambierebbe,
e la mente si appesantirebbe, e il mio spirito...
non lo so cosa farebbe lo spirito, e da timore in paura,
una fottuta, fottutissima paura.
Per me stessa e per gli altri appaio come un puntino,
inutile, piccolo, insignificante, fastidioso...
ma vengono giorni in cui quel puntino è un grossissimo iceberg,
ingombrante e incombente, instabile e mutevole,
imprevedibile, e imprevedibilmente pericoloso...
E tremo, e piango, gli spasmi mi sovrastano,
perchè sono cosciente, più che dei lucidi sogni,
comprendo in fondo il perchè, ma non so, non posso,
non riesco a farne a meno,
la depressione è la mia droga, mi alimenta,
nutre fantasia, loquacità e creatività,
restituisce vita a quel fantasma che odio
e che tra la gente girovagare si vede di giorno.

martedì 29 luglio 2008

...e una poesia anche per te

Dove la tua tristezza fugge,
e tu rincorrendola vai,
ritrovi vetri in frammenti
che luce riflettono del tuo pianto
e il verde degli occhi esalta
quanto spento sia il sorriso
e il naso che da spartiacque riempie il viso.
E intanto avanzano i pensieri
che lontano da quel luogo il tuo cuore porteranno,
dove nel calore della tranquillità potrà riposarsi,
o da un amore dolce essere cullato.

venerdì 25 luglio 2008

...e scontri

Erba ricca d'acqua e linfa,
non sai, eppur sei.
Vorrei anch'io essere calpestata e non sentirne dolore,
lacerare il mio corpo, perdere sangue e non sentire il battito venir meno.
A volte desidererei essere estirpata,
strappata per non più ricrescere,
ma sentirei un male che amplificato mille volte
coglierebbe anche chi mi ama, e di riflesso sto peggio.
Mi accontento allora di morire poco alla volta, iniziando a non darmi più amore,
acqua per l'anima, arrivare così ad appassire e non sentire più male alcuno.


12/07/2008
Riporto sul blog con ritardo rispetto a quando ho scritto, e sebbene non senta le stesse emozioni in questo istante benchè le ricordi fin troppo bene, da un lato non voglio perdere i pensieri, dall'altro sono cosciente del fatto che nella mia volubilità potrei riprovarle persino stasera.

Incontri...

Per me che mi stupisco del verde sfumato di un geco, che repentino passa davanti ai miei piedi, fuggendo da quello che crede un nemico.
Per me che vedo il nemico e di fuggire non voglio, tra desiderio di lottare fino allo stremo e orgoglio che a tutta birra m'impone di provarci almeno.

E t'incontro... il mio roseo a tratti antico, e il tuo verde a tratti luccicante.
La tua paura ti consente sereno di vivere. Il mio coraggio spegne ad ogni scontro un piccolo led della distesa luminosa della mia sensibilità, e ancora più ferisce l'averne istantaneamente coscienza.

15/07/2008
in auto, in qualche parte del centro italia

Una canzone per me...

12/06/2008

A genius idea hitted me
In a desperate night
In which you was the one.
Where I am, I asked me,
If all dreams are with you,
If all dreams were just you.
You don’t let me chance.

Many choises we have,
Doesn’t exist the Destiny,
There’s your destiny,
There’s our expression,
My expression!

A genius idea hitted me,
It lived behind some clouds
Of my gone youth tale.
But maturity means choice too.
And so I decided for me,
That’s my life,
And all must be my expression.

Maybe I’ll regret you
By now out of a visible range.
And I’ll think about our glad days,
Even though in the near future
I don’t see than me…

Many choises we have,
Doesn’t exist the Destiny,
There’s your destiny,
There’s our expression,
My expression!

venerdì 4 luglio 2008

Proverbione

"Che tu creda o non creda di farcela, alla fine avrai ragione."

By Mirco Tutor R.

mercoledì 2 luglio 2008

Terni's soundtrack

"I reckon it's again my turn to win some or learn some
But I won't hesitate no more,
no more, it cannot wait I'm yours"

By Jason Mraz, I'm yours

lunedì 30 giugno 2008

Di sole e d'azzurro

Non sono pentita di un bacio o di una carezza, né delle parole dolci sussurrate, ero io, quello che sentivo, ciò che emergeva da un'interiorità volutamente ignorata e respinta prima di ieri. Però un po' stupida mi sento, per aver manifestato con imprudenza il mio tesoro di bambina, l'innocenza del mio sentimento, la capricciosità del volerti, e quel bicchiere di troppo che mi è costato tutto questo.
Non so se è amore quello che ora ho dentro. Senz'altro è trasporto, desiderio del tuo sapore, del tuo odore, di sentirti accanto, sfiorarti la mano. Non voglio rinnegare a me stessa l'impeto carico d'energia che mi spinge a pensarti e rivedere innanzi agli occhi ogni scena di una giornata stupenda, di sole e d'azzurro, di risate o teneri sguardi, di paura e di desiderio. Forse avrei voluto negarlo a te, avrei voluto essere più vigliacca e meno ubriaca.
E ora mi ritrovo ad aver ancora più desiderio, e vorrei gridarlo al mondo... o forse mi basterebbe poterlo liberamente dire a te, anche sottovoce, scrivertelo, o inviartelo come messaggio telepatico, purchè tu sapessi...
Invece continuo ad agitarmi sola, come stanotte nel letto mentre la felicità m'impediva di dormire, cercando di non far trasparire nulla a te che sento e forse sei così lontano.
E' forte la speranza non sia un calesse... Probabilmente non voglio neanche sia amore, non riuscirei a permettermelo io stessa, ma almeno onesta sincerità...

sabato 28 giugno 2008

no title

Nuove parole, onerose o leggere,
riempiono i nostri giorni,
si annidano nei pensieri
perversi dalle paure,
vuoti delle risposte
che si celano nel futuro.
Eppure è al passato che guardiamo,
senza mai stancarcene,
perchè è certezza,
perchè è intoccabile,
è un'ancora messa lì dalla mente
carica di ricordi
che niente e nessuno ci porterà via.
No, non toccare il mio passato,
ho scelto, ho vissuto,
ti ho scelto, e mi hai vissuto.
Del futuro, come diceva qualcuno,
non v'è certezza.
Lascia solo che sia,
e delle nuove parole non portare amarezza.

- frammento del 25/06/2008 -

INCIPIT

Improvvisa, incostante, instancabile, instabile, mobile, fuggevole, lunatica come un'onda, che nelle profondità del mare rilascia potenti urla che a noi arrivano come ovattate perché generosamente assorbite dalla sabbia.
Amo le immagini che avvicinano l'essere Uomo all'essere Natura, è la spontaneità che le accomuna, e non rinnegare la propria essenza significa essere come l'alba o il tramonto, predatore o preda, significa manifestarsi senza limitazioni.
Per troppo tempo ho fatto sì che le limitazioni fossero protagoniste della mia vita, ma arriva sempre il momento in cui si dice "basta".

Sii l'acqua e la sabbia del mio oceano, perché ho tanto da far straripare dalla gola e altrettanto da voler seppellire.