venerdì 29 agosto 2008

Colpa del ciclo...

« Perchè non sono una che va psicoanalizzata, si rischierebbe di prendermi per scema o per matta. Io sono una che va amata. »

giovedì 28 agosto 2008

Il male dentro

I giorni passano,
ed io inizio a comprendere il male che ti ho fatto.
Ero cinica e insensibile,
gelida con il mare di primo mattino,
distaccata come chi non arriva a capire,
lontana come chi non ama.
Non ti amavo, e te lo ripetevo, insistente.
Non amavo, forse neanche me stessa, e non ti comprendevo.
Non comprendevo quel dolore, concentrata su chissà cos'altro,
un ego da far valere, e una confusione affiorante a pelle.
Solo ora intravedo la dolce trasparenza delle tue lacrime,
il giallo della bile e il rosso delle ferite sanguinanti,
e quel candore del tuo incessante amore.
Cercavi di fermarmi ma ti strattonavo per scansarmi.
La bile ancor più gialla, le ferite slabbrate e paonazze.
Le lacrime invece, quelle le ricordo come se fossi davanti a me,
calde come caldo è il cuore, e grosse perchè piene d'amore. Per me.
Ho da perdonarmi la violenza, ho da perdonarmi il tuo dolore,
e tu, perdonami ti prego anche tu...

Estate 2008

Tanti posti, eppure nessuno... Manca Villafranca, mancano gli ospedali e gli aeroporti, manca la casa di Mantova, per non parlare di quello che manca non perchè non ho foto ma perchè non sono neanche arrivata a vederlo! dal mare croato a Pulsano Marina, da Molveno a Bari...
Ad ogni modo, un'estate che non dimenticherò facilmente... baluardo di un intrinseco e voluto/non voluto nomadismo... autobus, treni ed aerei mi fanno un baffo; altro che cittadina del mondo, mi sento davvero senza fissa dimora! come questa mattina che mi sono recata all'ufficio anagrafe per chiedere il cambio di residenza, e ho ricevuto indietro una bella risata in faccia, visto che l'unico mio giorno disponibile affinchè i vigili possano verificare residenza/domicilio è il lunedì, e perdipiù solo prima delle 8 o dopo le 19. "Signorina, lei sta chiedendo la residenza in un comune dove vive un solo giorno la settimana?", è stata la giusta risposta dell'impiegata... Cos'altro avrei potuto rispondere se non un indeciso "Sì" ??? ^__^'

CROAZIA - Dubrovnik





VENEZIA









PARMA





SABBIONETA (MN)



mercoledì 27 agosto 2008

Depressione, forte in petto preme,
del suo essere il cuore porta il peso,
del suo cogliermi ne porta scia la mente.
E mi soffermo per cercare di capire;
tante son le parole che appaion sulle labbra.
Flebili escono dei suoni, di paura e di vergogna ricchi.
Certezza e insicurezza la fan da padroni,
il primo per cose tangibili e concrete,
l'altro per tutto ciò che di più labile non è
del credere in se stessi, dell'amarsi fino all'egoismo.
C'è poi il timore, quello di perdere ciò in cui ho messo radici,
il timore che non possa bastare quella che io sono,
e di nuovo riprenderei a cambiare, a divenire,
metamorfosi dopo metamorfosi, e il corpo cambierebbe,
e la mente si appesantirebbe, e il mio spirito...
non lo so cosa farebbe lo spirito, e da timore in paura,
una fottuta, fottutissima paura.
Per me stessa e per gli altri appaio come un puntino,
inutile, piccolo, insignificante, fastidioso...
ma vengono giorni in cui quel puntino è un grossissimo iceberg,
ingombrante e incombente, instabile e mutevole,
imprevedibile, e imprevedibilmente pericoloso...
E tremo, e piango, gli spasmi mi sovrastano,
perchè sono cosciente, più che dei lucidi sogni,
comprendo in fondo il perchè, ma non so, non posso,
non riesco a farne a meno,
la depressione è la mia droga, mi alimenta,
nutre fantasia, loquacità e creatività,
restituisce vita a quel fantasma che odio
e che tra la gente girovagare si vede di giorno.