martedì 18 novembre 2008

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baluginio t'avvolse
mistica figura agli occhi apparve, d'improvviso solo ai miei, e la vista perduta fu quando m'accorsi che 'l baluginio era il mio, e di rabbia più non vidi
oscurità fu nel tuo intorno, ed oscurità fu nel mio, continuavo a non vedere, nè 'l tuo viso nè i miei arti, vispi di tremori sprezzanti, agl'altrui occhi invece evidenti
poi la calma, ma ancora oscurità nel mio intorno, fatta di tristezza, fatta d'acido e d'amaro, fatta d'amore cupo
non c'è modo di evitare i fremiti, arrivano e fluiscono come il tempo nelle giornate, le giornate nei mesi, e i mesi nelle vite
il tempo però continua, la vita invece finisce, e in questo incomprensibile scorrere non hanno senso i fremiti, non ha senso la rabbia, ha senso il respiro ed una mano e un sorriso su di un viso